Lettera ai proprietari dei nostri cuccioli di Pitbull
Messaggio per tutti i nuovi proprietari dei nostri cuccioli di America PitBull Terrier.
Davvero grazie per averci scelto, come avete potuto vedere i nostri sono cani di famiglia e siamo sicuri rimarranno tali. A coloro che “non reputiamo idonei” restituiamo l’acconto e non diamo il cucciolo, dunque se attualmente uno dei nostri è con voi è perché vi abbiamo ritenuto persone fantastiche e consapevoli della razza. Vogliamo ricordare a tutti che l’American PitBull Terrier ama il proprietario e tutti coloro che vivono quotidianamente con lui; è un cane da difesa più che da guardia. L’attaccamento viene costruito con la convivenza e il rispetto reciproco, non è possibile pretendere che si venga riconosciuti della “famiglia” se lo si lascia vivere fuori senza contatti con le mura di casa né con le vostre consuetudini. Soprattutto i primi periodi che li vede lontani dalla mamma, dai fratelli, zii, nonni e noi, i cuccioli hanno bisogno di coccole e attenzioni…senza esagerare ma facendoli sentire protetti. Qualche giorno dopo l’ingresso nella nuova famiglia, è bene iniziare a dare anche delle regole per non far crescere il piccolo in maniera selvaggia e viziata e gettare le basi per un sereno sviluppo del Pit. Se si commettono errori in questa delicata fase della crescita, sarà difficilissimo riparare il danno. Il recupero di un Pitbull adulto è lungo con esiti spesso negativi. L’errore più grande sarebbe quello di non farlo uscire regolarmente, prelcudendogli l’incontro con i suoi simili o esperienze naturali che gli servono a non covare risentimenti nei confronti di altri cani, una volta adulto. Il problema maggiore sarebbe quello che da grande, non riusciate a portare a spasso il vostro amico a 4 zampe perché ringhia, tira o sbraita al passaggio di un altro cane. Sarebbe poco piacevole per entrambi!!! La razza e il carattere di ogni cucciolo fanno tanto, ma altrettanto fanno la modalità di crescita e l’ambiente in cui è immerso il cane. Non fategli dimenticare il verde in cui è nato, portandolo ogni tanto a correre in qualche prato ma nello stesso tempo fategli sentire la vostra presenza e dategli modo di vivere la casa assieme a voi.
Non dimenticatevi mai di farlo mangiare; lasciate sempre dell’acqua a disposizione; se lo vedete più giù del solito, inappetente, vomita, fa diarrea, o vi rendete conto che qualcosa non va, non esitate a portarlo dal veterinario; ogni anno ripetete i vaccini (anche secondo la profilassi delle vostre zone) e almeno ogni 6 mesi le sverminazioni (le pasticche sono comodissime e si possono prendere direttamente anche in farmacia); fatelo giocare sempre o appena vi si presenta l’occasione, perché avete scelto una razza dinamica, che potete tenere molto meglio sotto controllo proprio con gli esercizi (non solo fisici ma anche di attivazione mentale); se avete centri di educazione nella vostra zona approfittatene per fare delle puppy class (incontri di socializzazione con altri cuccioli di altre razze), è un modo genuino per far divertire il piccolo e insegnargli a comportarsi con i suoi simili anche differenti dal proprio branco; non rinchiudete il cucciolo in casa perché magari stenta ad uscire, altrimenti al timore iniziale si aggiunge la pigrizia (i primi giorni il cucciolo è spaventato perché abituato a muoversi sempre in branco con i fratelli e gli adulti, quindi faticherete un po a portarlo al guinzaglio, l’importante è non mollare e in poco tempo le uscite diventeranno naturali); tante tante tante tante tante tantissime passeggiate, anche brevi ma tante…una volta adulto vanno bene quelle 2 o 3 al giorno per i bisogni, lo svago e il gioco quotidiano.
Ci teniamo soprattutto che giochino con i bambini, questo per far sì che (anche se non ne avete in casa) siano sempre felicemente attratti da loro anche quando siete a passeggio nei luoghi pubblici o qualcuno con figli vi viene a trovare. Sapete bene che i nostri cuccioli crescono con il nostro amore ma anche con quello dei nostri nipotini che sin dai primi giorni di vita li vengono a coccolare. Non perdete occasione per far giocare il cucciolo con i bambini perché è anche un modo per farlo abituare alle urla e ai comportamenti inaspettati…è un po quasi come una scuola di sopravvivenza ma che li forgia davvero bene.
Ricordatevi che un cane è una grande responsabilità…dovrete accudirlo e seguirlo per i vostri prossimi 14 anni. Se cambiate casa sceglietene una con spazi idonei anche per lui; se vi separate dovrete comunque continuare ad amarlo e non pensare di darlo via; se andate a lavorare lontani, cercate prima ad una sistemazione per lui, o meglio ancora lo portate con voi. Purtroppo sono tantissimi i messaggi delle persone che per un motivo o un altro non possono più tenere il proprio Pitbull, soprattutto al raggiungimento della sua maturità (attorno all’anno e mezzo). In tanti si rendono conto di non riuscire a gestire più quello che fino a pochi mesi prima era il loro cucciolone e decidono di abbandonarlo. Ecco….se vi abbiamo scelti è perché sappiamo che con voi questi problemi non sorgeranno; siamo consapevoli di aver dato il nostro cucciolo a famiglie coscienziose che in caso di problemi cercano la via per la soluzione che non sia quella dell’abbandono.
A volte si fanno errori nel crescere il proprio cane, ma con il Pitbull si dovrebbe fare attenzione, ricordatevi che in caso esistono percorsi di educazione e rieducazione. Nella vostra zona sicuramente ci saranno centri abilitati nei quali fare delle bellissime esperienze anche sportive. Il Pitbull non è un molosso come erroneamente molti pensano, ma è un cane da presa, un terrier di tipo bull e i tecnici vi potranno insegnare come giocare con il vostro amico a 4 zampe…può prendere parte a diverse discipline divertenti ed appaganti, sia per lui che per voi.
Ve lo abbiamo accennato ma lo ripetiamo: se avete modo stipulate un’assicurazione, così siete sicuri che se dovesse accadere qualcosa con il vostro cane sarete coperti.
Non dimenticatevi di ultimare il passaggio presso la vostra ASL di appartenenza o ufficio dedicato.
Insomma amate incondizionatamente il nostro cucciolo, ma ricordatevi sempre che non potete trattarlo come una persona, rischiereste di snaturarlo e mancargli di rispetto. Imparate a comunicare con lui e ricordatevi che ha un linguaggio tutto suo per cui non serve alzare troppo la voce o dargli punizioni, bastano davvero pochi e semplici gesti per farvi rispettare e guadagnarvi il primo posto nel suo cuore.
Per ogni dubbio siamo sempre a disposizione, a qualunque ora, anche se a volte il cellulare fatica a prendere, cercheremo di richiamarvi o rispondervi il prima possibile, a tal proposito consigliamo sempre whatsapp…internet da noi funziona meglio del cell.
Un caro saluto da Fulvio e Luisa
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